Descrizione

Reti di scuole per la rendicontazione sociale

Il 5 dicembre 2014 al CLE – Campus Luigi Einaudi vengono presentati i bilanci sociali di 12 scuole piemontesi in rete. Il lavoro è il risultato di un percorso di costruzione del Bilancio Sociale con scuole di ogni ordine e grado portato avanti da alcuni anni dall’Associazione Magistrale Niccolò Tommaseo e dal Dipartimento di Management dell’Università di Torino, insieme in OBISS (Osservatorio per il Bilancio Sociale della Scuola – Obiss.it).

Il progetto nasce da alcune esperienze didattico-formative maturate negli anni passati dal Dipartimento di Management dell’Università di Torino (Master in Sistemi di Gestione, Qualità e Accreditamento nelle istituzioni scolastiche e Universitarie, Corso Universitario di Aggiornamento Professionale Leadership, Management e Qualità nella dirigenza Del Miur) e dall’Associazione Mag. N. Tommaseo (l’Autovalutazione nella scuola, Insegnanti: professionisti riflessivi, Genitori: riflessioni sulla scuola, Studenti: protagonisti a scuola).

In un contesto di “accountability cooperativa” il bilancio sociale rendiconta i risultati e le scelte educative ed organizzative alla luce delle specifiche condizioni del contesto socio economico culturale della scuola.

Il Bilancio sociale tenta di comunicare agli interlocutori sociali – prime le famiglie, le comunità di riferimento, senza dimenticare i docenti stessi – la coerenza di fondo tra missione e risorse, esplicitando il processo di costruzione di consenso sulle scelte ed i progetti d’investimento della scuola, in modo coerente con gli attori della governance territoriale.

Da questo punto di vista il Bilancio sociale non è semplicemente un documento, ma è un sistema di governance territoriale attraverso il quale tutto il personale compie un atto di assunzione di responsabilità e di dialogo con gli i portatori di interessi.

La pubblicazione e la divulgazione del Bilancio sociale diventa un evento importante della vita istituzionale, un’occasione per cimentare i rapporti con gli stakeholder e costruire la legittimazione sociale della scuola. E la raccolta delle osservazioni degli stakeholder serve a rendere inclusivo il Bilancio sociale, dando voce ad opinioni, dubbi e perplessità.

In questo senso, la scuola attraverso il processo di Bilancio sociale impara ad aprirsi alla società, si mette nelle condizioni di spiegare, giustificare, sciogliere le molte incomprensioni ed i giudizi spesso infondati ai quali sono indotti gli interlocutori sociali meno informati e poco attenti alle vicende reali di questa istituzione così complessa.

A differenza di altre esperienze maturate altrove e governate “top-down”, il progetto OBISS si caratterizza per una forte connotazione a rete dove le istanze, le esperienze, le difficoltà, le soluzioni arrivano “bottom-up”, dalla periferia verso il centro, dove si compie l’elaborazione, la discussione, e si definiscono approcci comuni, condivisi e partecipati.

Le scuole in rete che partecipano al progetto e che presenteranno il loro Bilancio sociale agli interlocutori sono:

  • Convitto Nazionale Umberto I – Torino
  • D.D. Casalegno – Torino
  • D.D. Coppino – Torino
  • I.C. Di Nanni – Grugliasco (TO)
  • I.C. Fornara – Carpignano Sesia (NO)
  • I.C. King – Grugliasco (TO)
  • I.C. Leonardo da Vinci – Torino
  • I.C. Manzoni – Torino
  • I.C. Tommaseo – Torino
  • IIS Giulio – Torino
  • Licei Porporato – Pinerolo (TO)
  • Scuola Secondaria di 1 grado Via Revel – Torino

Gli attori principali sono motivati da una forte commitment verso l’obiettivo, ovvero la sperimentazione di percorsi di eccellenza e di vera autonomia anche finanziaria, finalizzata alla creazione di uno strumento di governance scolastica e di trasparenza, con potenzialità molto forti sia verso l’esterno sia verso l’interno. Il coinvolgimento del Dirigente scolastico e dei Docenti, nonché il supporto del DSGA, si sono dimostrati fondamentali per avviare e fare crescere il dialogo, la valutazione e autovalutazione di sistema, la revisione economica e la raccolta di tutti i dati di funzionamento.

Il modello di Bilancio Sociale nato da questo lavoro è fortemente radicato nella scuola, perché da qui partito, omogeneo, perché costruito insieme in rete, efficace, perché immediato e semplice, completo, perché comprensivo di tutti i dati di funzionamento ed efficacia, scientifico, perché rigoroso dal punto di vista metodologico.

Queste cinque caratteristiche del bilancio sociale, che potremmo definire modello OBISS, ovvero il radicamento, l’omogeneità, l’efficacia, la completezza e la scientificità hanno permesso al percorso di ricerca di raccogliere progressivamente sempre più consensi sul territorio piemontese, uscendo dal torinese e aprendosi anche ad altre regioni e contesti scolastici.

Nelle diverse annualità il progetto, sempre autofinanziato, è andato progressivamente affinandosi, anche grazie al costante monitoraggio condotto da Università e Associazione, diventando oggi un modello sistematizzato, organico, affidabile e sostenibile nel tempo.

Le linee guida del modello OBISS di rendicontazione sociale hanno saputo fare tesoro delle esperienze già esistenti e patrimonio di molte scuole, ma progressivamente superandole e arrivando a definire capitoli più funzionali, coinvolgendo anche percorsi di qualità quali il Marchio Saperi, AICQ Education o CAF che hanno costituito per molte scuole una base importante da cui partire, fornendo capacità di orientamento e informazioni.

Le attività stanno proseguendo e a breve si aprirà una nuova call per coinvolgere altre scuole e territori nel percorso, sempre in un’ottica di collaborazione e di dialogo, ma forti di un’esperienza partita dal basso che ha saputo raccogliere consensi, generare miglioramento, portare risultati.

Fabrizio Ferrari

Maurizio Cisi

ALLEGATI :

Bilancio sociale 2015

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